Terra magica l’Irlanda, orgogliosa dei suoi figli più amati, come il grande chitarrista Rory Gallagher in ricordo del quale, in una viuzza di uno dei quartieri più tipici di Dublino, all’improvviso, appare una chitarra appesa sotto il nome della via.
Le isole Aran invece, avvolte da un cielo che è "un enorme cappello di pioggia", ti accolgono con i tipici muretti a secco che delimitano strade sterrate praticabili solo a piedi o a dorso di mulo, dove davanti ad una casetta dal tetto di paglia puoi trovare un improbabile cartello che indica la via per New York, Tokio o Milano.
Chilometri di strada deserta fanno da casuale contorno alla brughiera selvaggia del Connemara, dove pecore incustodite camminano tranquillamente senza curarsi delle rare macchine che passano costrette ad improvvise frenate.
Ed infine le Cliffs of Moher, scogliere a picco sull’Oceano, dove lavori in corso promettono un piazzale d’asfalto laddove dovrebbero continuare ad esistere solo impervi viottoli.